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1. | € 17,00 | EAN-13: 9788832902280 Stefano Fassina titolo non disponibile
Edizione: | Castelvecchi, 2024 | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 5-6 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 17,00 | Descrizione | titolo non disponibile: titolo non disponibile | Aggiungi al Carrello |
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2. | € 10,00 | EAN-13: 9788849875898 Stefano Fassina Il profeta scandaloso
Edizione: | Rubbettino, 2023 | Collana: | Varia | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 5-6 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 10,00 | Aggiungi al Carrello |
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3. | € 15,00 | EAN-13: 9788832909036 Stefano Fassina Il mestiere della sinistra nel ritorno della politica
Edizione: | Castelvecchi, 2022 | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 5-6 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 15,00 | Descrizione | Il mestiere della sinistra nel ritorno della politica: La guerra della Russia all'Ucraina ha sancito il ritorno della Politica. La "fine della Storia", celebrata nell'89, era la favola raccontata dai vincitori: la Grande Recessione del 2008, la Brexit, l'elezione di Donald Trump e, da ultima, la pandemia hanno dimostrato l'insostenibilità della regolazione liberista dei mercati. Con otto memo Stefano Fassina ricorda alla Sinistra gli interessi sociali da rappresentare e gli impegni imprescindibili da assolvere per fare il suo mestiere, nel quadro di un atlantismo adulto e un europeismo consapevole. Propone anche una lista essenziale di autori da studiare per darsi basi intellettuali solide e affrontare la questione cruciale di fronte a noi: la riconquista del primato della Politica sull'Economia. à la condizione necessaria per "fare" la pace e per introdurre vincoli identitari, sociali e ambientali ai movimenti di capitali, merci, servizi e persone. Quindi, per la centralità della persona, la dignità e la soggettività politica del lavoro, la salvezza del pianeta, insomma per un neo-umanesimo integrale. Commento di Mario Tronti. | Aggiungi al Carrello |
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4. | € 12,50 | EAN-13: 9788869448065 Michele Dau | Stefano Fassina In cerca della politica
Edizione: | Castelvecchi, 2017 | Collana: | Radar | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 5-6 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 12,50 | Aggiungi al Carrello |
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5. | € 9,50 | EAN-13: 9788868301644 Stefano Fassina Lavoro e libertà. La sinistra nella grande transizione
Edizione: | Imprimatur, 2014 | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 5-6 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 9,50 | Descrizione | Dalle prospettive per l'eurozona in seguito all'esito delle Europee ai mutamenti drastici che hanno caratterizzato le recenti vicende della politica italiana; senza dimenticare un viaggio alle origini della crisi economica e un'analisi dettagliata delle politiche adottate dal presidente Obama per uscirne. Stefano Fassina percorre insieme agli intervistatori un periplo attorno alle questioni principali che riguardano l'attualità, tenendo ben presente un filo - rosso - conduttore: il compito della sinistra in un'epoca in cui le è necessaria una svolta. Per offrire un modello di crescita e di sviluppo radicalmente alternativo a quello che ha dominato il trentennio neoliberista: un nuovo paradigma socio-culturale in cui l'uomo, i suoi diritti e la sua dignità tornino al centro del dibattito pubblico. | Aggiungi al Carrello |
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6. | € 17,00 | EAN-13: 9788860368652 Stefano Fassina Il lavoro prima di tutto. L'economia, la sinistra, i diritti
Edizione: | Donzelli, 2013 | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 6-7 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 17,00 | Descrizione | Non siamo dentro una lunga crisi ma nel mezzo di una grande transizione. Tra
il 2007 e il 2008 si è rotto l'equilibrio, insostenibile sul piano
macroeconomico, sociale e ambientale, promosso nel trentennio alle nostre
spalle dal paradigma neoliberista. La causa di fondo della rottura non è la
finanza avida e irresponsabile. E la regressione del lavoro, dei padri e dei
figli, e la conseguente impennata della disuguaglianza di reddito, ricchezza,
mobilità sociale e, inevitabilmente, potere economico, mediatico e politico.
L'insistenza dei conservatori europei e di larga parte delle tecnocrazie sulla
ricetta liberista per uscire dal tunnel porta - è sempre più evidente - alla
fine del modello sociale europeo e delle democrazie delle classi medie, oltre
che al collasso dell'euro e dell'Unione europea. Le forze del centrosinistra
per un lungo periodo sono corse dietro alle mode del momento: ritiro della
politica per l'autoregolazione dell'economia; demonizzazione dell'intervento
pubblico; "meno ai padri più ai figli"; archiviazione del partito
intellettuale collettivo per il vuoto leaderismo mediatico. Soltanto la Chiesa
di Benedetto XVI, sulla scia di un pensiero secolare, ha messo a nudo le
radici etiche, culturali e politiche dell'equilibrio saltato. Ora, dall'altra
parte dell'Atlantico e in Europa, i progressisti rialzano la testa e guardano,
senza i paraocchi ideologici degli avversari, la realtà: le insostenibili
disuguaglianze, le contraddizioni, i conflitti. | Aggiungi al Carrello |
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7. | € 16,50 | EAN-13: 9788860366986 Stefano Fassina Il lavoro prima di tutto. L'economia, la sinistra, i diritti
Edizione: | Donzelli, 2012 | Collana: | Saggine | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 6-7 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 16,50 | Descrizione | «Mettere al centro dell’identità culturale e politica di una forza progressista a vocazione maggioritaria la persona che lavora non è ritorno indietro, è sguardo al futuro».
Non siamo dentro una lunga crisi ma nel mezzo di una grande transizione. Tra il 2007 e il 2008 si è rotto l’equilibrio, insostenibile sul piano macroeconomico, sociale e ambientale, promosso nel trentennio alle nostre spalle dal paradigma
neo-liberista. La causa di fondo della rottura non è la finanza avida e irresponsabile. È la regressione del lavoro, dei padri e dei figli, e la conseguente impennata della disuguaglianza di reddito, ricchezza, mobilità sociale e, inevitabilmente, potere economico, mediatico e politico. L’insistenza dei conservatori europei e di larga parte delle tecnocrazie sulla ricetta liberista per uscire dal tunnel porta – è sempre più evidente – alla fine del modello sociale europeo e delle democrazie delle classi medie, oltre che al collasso dell’euro e dell’Unione europea. Le forze del centrosinistra per un lungo periodo sono corse dietro alle mode del momento: ritiro della politica per l’autoregolazione dell’economia; demonizzazione dell’intervento pubblico; «meno ai padri più ai figli»; archiviazione del partito intellettuale collettivo per il vuoto leaderismo mediatico. Soltanto la Chiesa di Benedetto XVI, sulla scia di un pensiero secolare, ha messo a nudo le radici etiche, culturali e politiche dell’equilibrio saltato. Ora, dall’altra parte dell’Atlantico e in Europa, i progressisti rialzano la testa e guardano, senza i paraocchi ideologici degli avversari, la realtà: le insostenibili disuguaglianze, le contraddizioni, i conflitti. Compito storico del Pd e delle altre forze politiche e sociali del centrosinistra europeo è orientare verso un approdo progressivo la transizione in corso per restituire dignità alla persona che lavora. Per navigare lungo la rotta giusta, la bussola è un neo-umanesimo laburista. | Aggiungi al Carrello |
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8. | € 16,50 | EAN-13: 9788860367488 Stefano Fassina Il lavoro prima di tutto. L'economia, la sinistra, i diritti
Edizione: | Donzelli, 2012 | Collana: | Saggine | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 6-7 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 16,50 | Descrizione | «Mettere al centro dell’identità culturale e politica di una forza progressista a vocazione maggioritaria la persona che lavora non è ritorno indietro, sguardo al futuro».
Non siamo dentro una lunga crisi ma nel mezzo di una grande transizione. Tra il 2007 e il 2008 si è rotto l’equilibrio, insostenibile sul piano macroeconomico, sociale e ambientale, promosso nel trentennio alle nostre spalle dal paradigma neo-liberista. La causa di fondo della rottura non è la finanza avida e irresponsabile. È la regressione del lavoro, dei padri e dei figli, e la conseguente impennata della disuguaglianza di reddito, ricchezza, mobilità sociale e, inevitabilmente, potere economico, mediatico e politico.
L’insistenza dei conservatori europei e di larga parte delle tecnocrazie sulla ricetta liberista per uscire dal tunnel porta – è sempre più evidente – alla fine del modello sociale europeo e delle democrazie delle classi medie, oltre che al collasso dell’euro e dell’Unione europea.
Le forze del centrosinistra per un lungo periodo sono corse dietro alle mode del momento: ritiro della politica per l’autoregolazione dell’economia; demonizzazione dell’intervento pubblico; «meno ai padri più ai figli»; archiviazione del partito intellettuale collettivo per il vuoto leaderismo mediatico. Soltanto la Chiesa di Benedetto XVI, sulla scia di un pensiero secolare, ha messo a nudo le radici etiche, culturali e politiche dell’equilibrio saltato. Ora, dall’altra parte dell’Atlantico e in Europa, i progressisti rialzano la testa e guardano, senza i paraocchi ideologici degli avversari, la realtà: le insostenibili disuguaglianze, le contraddizioni, i
conflitti. Compito storico del Pd e delle altre forze politiche e sociali del centrosinistra europeo è orientare verso un approdo progressivo la transizione in corso per restituire dignità alla persona che lavora. Per navigare lungo la rotta giusta, la bussola è un neo-umanesimo laburista. | Aggiungi al Carrello |
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